Leadership femminile & Innovazione. Antigone2021
Trasformare il femminile: da attitudine nascosta e trascurata a qualità riconosciuta e integrata nell’impresa, nel mondo del lavoro e delle organizzazioni, come contributo all’innovazione e leva di evoluzione sociale.
Lo scopo del progetto è l’emersione di uno straordinario potenziale ancora poco valorizzato, che trova nell’attitudine generativa e nella cooperazione le sue parole chiave, sintesi delle più spiccate caratteristiche femminili.
Antigone è la musa che ci ispira, un invito vivo (da millenni) a conciliare disobbedienza e umanità, coraggio di uscire dagli schemi e cura: le chiavi della leadership femminile e dell’innovazione oggi. Forse di sempre.
E’ un percorso che parte dalle donne, senza lasciare fuori gli uomini.
Non si tratta solo di una questione di genere, è una questione di leadership, di stile relazionale e manageriale.
La leadership maschile (agita non solo dagli uomini) è assertiva, focalizzata, decisionista, orientata agli obiettivi e alla performance.
La leadership femminile (agita non solo dalle donne) è più intuitiva e meno visibile, attenta ai punti di vista dell’altro e alla valorizzazione delle persone.
Una polarità culturale molto netta definisce la leadership maschile come adeguata al mondo del lavoro e quella femminile come debole, trascurabile, non adeguata alla gran parte degli ambienti lavorativi, riservata alla sfera privata.
Gli effetti concreti sono una minore presenza delle donne nel mondo del lavoro e nei ruoli dirigenziali, un’imprenditoria femminile che vale in Italia il 22%, seppure in forte crescita: negli ultimi cinque anni il 75% delle nuove imprese sono state fondate da donne (Unioncamere 2020).
In un ambiente lavorativo che riconosce poco il valore del femminile, sono le donne per prime a nasconderlo. Si adeguano al modello maschile per attivare dialogo e trovare riconoscimento. Oppure rimangono ai margini, coltivano dubbi sul proprio valore e rinunciano alla carriera per preservare uno spazio alla famiglia e agli affetti.
Così il femminile in azienda e nelle organizzazioni viene soffocato, tanto dagli uomini quanto dalle donne, assieme a qualità essenziali per favorire efficienza, innovazione e benessere.
New leadership e innovazione si fondano sul femminile.
Il progetto nasce da questa intuizione, emersa incrociando interessanti studi internazionali su sviluppo organizzativo e approcci emergenti all’innovazione. Nasce dalla curiosità e dalla collaborazione tra due donne, Sabrina Fantini e Elena Ripamonti, dalla nostra pratica di facilitatrici che incrociano sensibilità e competenze di coaching e consulenza.
Abbracciare una visione olistica, che mette insieme la cura del sistema e delle singole persone.
Dare spazio a creatività e intuizione, che si traducono in flessibilità, problem solving e direzione.
Utilizzare l’ascolto, la condivisione e la gentilezza come strumenti di valorizzazione del talento.
Agire con responsabilità verso di sé e verso gli altri, ovvero in modo etico e sostenibile, favorendo una dimensione di senso che attiva coinvolgimento individuale e orientamento allo scopo comune.
Sono questi i tratti distintivi del femminile e di uno stile di leadership definito in molti modi, con sfumature diverse: leadership diffusa, partecipata, trasformazionale, anche leadership dell’innovazione. La new leadership propone un passaggio importante, da un immaginario eroico ad una prospettiva che guarda al leader come persona capace di costruire architetture sociali, dentro e fuori la propria organizzazione. In particolare ora che la pandemia ha amplificato incertezza, complessità e interdipendenza, accelerando la crisi di un modello competitivo e il bisogno di una nuova visione.
Un nuovo sguardo. Innovazione fa rima con inclusione.
Molti dati raccontano come diversità e inclusione (di genere e non solo) impattano in modo positivo sul benessere di un sistema, oltre che su performance e fatturato. Uno su tutti è quello d’Organizzazione Internazionale del Lavoro, che riferisce un incremento medio del profitto del 10-15% nelle imprese in cui c’è una buona inclusione di genere.
Tuttavia, il miglioramento dei risultati e la capacità di innovare non arrivano semplicemente con l’onboarding delle donne.
E’ la ricerca di equilibrio tra punti di vista differenti a portare verso una maggiore efficienza, è il confronto tra diversità a far scattare la scintilla del nuovo.
L’integrazione tra le dimensioni femminile e maschile accompagna in questa direzione, incrociando attenzione al risultato e attenzione alle persone. L’approccio femminile, più collaborativo e creativo, contribuisce a creare un ambiente aperto e inclusivo, rende le imprese e le organizzazioni in grado di accogliere e sostenere l’innovazione, che quando arriva è sempre straniera.
Antigone2021: un progetto per sostenere le qualità del femminile
Femminile e maschile sono energie che abitano ogni persona, per offrire il loro contributo hanno bisogno di essere riconosciute e valorizzate.
Il primo passo per integrare il femminile nell’impresa e nei contesti organizzativi è sostenere una maggiore consapevolezza delle donne rispetto alle proprie qualità. Sono necessari luoghi e occasioni in cui fermarsi e riflettere, confrontarsi, rileggere il percorso fatto, dargli significato. Servono palestre di relazione e di futuro per attivare cambiamenti.
E poi è fondamentale socializzare questa consapevolezza, rendere disponibili al sistema, impresa o organizzazione, le attitudini femminili legate a creatività e collaborazione, per farle diventare un pezzo della propria cultura, da vivere all’interno e nei rapporti con clienti, fornitori, partner, territorio.
Tre le direzioni che abbiamo iniziato a percorrere.
Un osservatorio permanente per ascoltare la voce delle donne, conoscere le esperienze e i bisogni reali, scattare una fotografia sulle qualità agite e trascurate, sull’approccio all’innovazione e sul contributo specifico che il femminile può offrire.
Uno storytelling autentico, per raccontare le qualità del femminile e il suo impatto sull’innovazione fuori dal politically correct su gender gap e conciliazione, attraverso modelli di riferimento e storie reali, per offrire ispirazione e buone pratiche.
Percorsi che siano esperienze abilitanti: momenti di confronto tra donne (e non solo), occasioni per chiarire i bisogni a cui il femminile risponde nell’organizzazione e come può esprimersi al meglio, percorsi per acquisire pratiche e strumenti che permettono di tradurre il femminile in azioni e comportamenti per l’innovazione.
Family business. Il primo ambito di approfondimento.
Abbiamo iniziato con le donne nelle imprese di famiglia: un contesto unico per approfondire il tema. Le imprese familiari rappresentano un microcosmo dove la leadership femminile può essere riconosciuta e integrata, influenzando più ambiti: professionale, familiare e sociale.
In collaborazione con Family Business Unit, una realtà internazionale di coach e consulenti di cui facciamo felicemente parte, è partita la prima survey.
Se sei una donna e fai parte di un’impresa di famiglia, puoi partecipare direttamente.
Vai al questionario per offrire il tuo contributo alla ricerca.
Visita il sito web per approfondire.
Se ti fa piacere rimanere aggiornata sul tema femminile e innovazione puoi iscriverti alla newsletter o visitare la pagina #Antigone2021 per conoscere le attività e i percorsi.
Sosteniamo il valore della diversità per creare valore.
C’è una relazione diretta tra valori, benessere e risultati: la consapevolezza di sé stimola l’espressione del talento e le relazioni collaborative sono le fondamenta per il raggiungimento dello scopo comune. Trascurare la ricchezza della diversità non è solo un’occasione sprecata, è un ostacolo alla realizzazione dei singoli e degli obiettivi condivisi.
L’innovazione è un fatto sociale: prima ancora che da tecnologia, strategia e investimenti dipende da competenze umane. Questa è la prospettiva con cui accompagniamo le donne i sistemi di cui fanno parte a riconoscere e integrare il valore del femminile. A innovare, partendo dalle persone.