La ricetta per fare progetto.

Connettere persone e risultati: fare dei progetti occasioni di fioritura.

Fare progetto è un po’ come fare il pane, una ricetta semplice, fatta di due buoni ingredienti: risultati raggiunti e persone soddisfatte.

Ovvio. Per niente scontato.

Ognuno di noi ha più a cuore uno dei due focus. Orienta le sue energie principalmente in una direzione e tendenzialmente trascura l’altra.
Qualcuno ha fame di traguardo, vuole arrivare alla meta, anche a costo di grande fatica, rinunce, rischi importanti, economici o umani … niente può eguagliare il risultato raggiunto.
Per altri la cosa davvero importante è il processo, il modo in cui le persone raggiungono il risultato: desiderano un percorso di apprendimento e evoluzione, di armonia, di rispetto degli accordi… senza queste soddisfazioni, il traguardo si svuota.

Quando i due ingredienti non sono ben amalgamati, l’impasto non riesce.
Esattamente come per il pane: se c’è troppa farina l’impasto è rigido, se c’è troppa acqua arriva l’effetto colla.

Fare progetto significa impastare,
connettere persone e risultati.
Quando non ci riusciamo, si perde il senso del fare
e del fare insieme. Si incontrano conflitto,
frustrazione, inefficacia…

E’ naturale che ognuno di noi abbia delle preferenze, sono il talento che esprimiamo. Ed è difficile avere pari attenzione per risultato e persone, richiedono due modi di pensare e agire molto diversi.

Chi fa più attenzione al risultato di solito si muove con velocità, ha uno sguardo focalizzato, come un laser che punta all’obiettivo.
Chi fa più attenzione alle persone si muove con morbidezza, fa attenzione al buon clima che genera buone azioni, ha una visione larga, sistemica.

Le due visioni sono complementari, concorrono alla piena realizzazione del progetto e hanno bisogno di dialogare … e impastarsi.
Se una scarseggia e l’altra prevale il progetto non riesce, alle volte non esiste.

Il risultato in sè non produce soddisfazione, che sia il profitto, il prodotto, l’attività completata … Il risultato ha significato quando genera impatti positivi sulle persone. Quando ci fa sentire di aver imparato qualcosa, di essere migliorati, di aver costruito alleanze importanti, di aver contribuito…
Gli impatti positivi – gioia, serenità, senso di sicurezza… – si esauriscono se non impegniamo questa energia nel creare nuovi risultati.
E’ un ciclo naturale.

Qualche spunto su come integrarare …

Il punto di partenza è riconoscere i due obiettivi: risultato e persone.
Riconoscere che hanno pari ruolo nella realizzazione del progetto e meritano attenzione, cura e risorse. Si alimentano a vicenda.
Avere un obiettivo prioritario è come avere il paraocchi, un cono di visione ristretto: ci accorgiamo del problema solo quando abbiamo tra le mani un impasto rigido o colloso.

Il passo successivo è connettere i due obiettivi.
Attivare un movimento circolare, virtuoso, fa sentire le persone felici di aver dedicato il loro impegno a quel risultato e desiderose di ricominciare. Come?
– Mettendo a fuoco il risultato più grande, uno scopo credibile per sé e per gli altri
– Aiutando sé stessi e il team a mettere il proprio talento al servizio del risultato
– Restituendo il risultato come frutto dell’impegno e del desiderio delle persone, per primi a sé stessi.

La soluzione è affidare il presidio dei due obiettivi a persone che hanno competenza e convinzione sufficiente per sostenerli e confrontarsi in modo sano. Di solito sono due persone diverse, che si riconoscono reciproco valore, perchè il raggiungimento dei risultati e la soddisfazione delle persone chiedono due modi di pensare e di agire differenti, in continuo dialogo.

Arrivare alla soluzione è un percorso.
Un cambiamento di approccio e comportamento non è come aprire o chiudere la porta. E’ un viaggio.
Ci sono metodi e strumenti che possono aiutare a tenere i due obiettivi nella giusta considerazione e farsi le giuste domande.

Confrontarsi con un osservatore esterno propone alcuni interessanti vantaggi.
– Imparare velocemente, da chi ha già fatto esperienza di questa modalità
– Rileggere la tua situazione in modo più oggettivo, con chi è meno coinvolto
– Affidare al facilitatore il compito di far maturare in te o nel tuo team la competenza e la convinzione necessari per integrare i due obiettivi: persone e risultati.

Let it bloom
Progetti generativi

Una giornata dedicata
alla centratura personale,
per mettere a fuoco
talenti
e sfide personali, comporre
la
visione d’insieme del tuo progetto, scegliere come connettere le intenzioni
ad azioni coerenti.

Let it bloom è il percorso che ho ideato proprio per connettere persone e risultati, per fare progetto in modo generativo.
Il metodo propone una traccia di lavoro che coinvolge più livelli
– consapevolezza personale e prospettive progettuali
– sviluppo di collaborazione e alleanze
– definizione di una direzione chiara su cui orientare le risorse

Il prossimo WORKSHOP in presenza è in programma
Domenica 29 maggio 2022
Ore 9.30 – 18.30
Agriturismo Ca’ Corniani, Monfumo TV

Per info e iscrizioni al workshop, vai alla pagina di presentazione

 

 

Se desideri approfondire il tema o il percorso, fissa un incontro gratuito.
Insieme possiamo esplorare le tue esigenze e chiarire le possibili soluzioni.
Alla pagina contatti trovi tutti i riferimenti.



Connettere persone e risultati è la ricetta per trasformare i progetti in occasioni di fioritura.